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ROVERETO
1, 2, 3 settembre 2016
Festival Oriente / Occidente

SCENARIO

New York based Italian choreographer and director Luca Veggetti creates Scenario: a site specific performance conceived for the spaces of Mart. Structured around the theme of single combat, it unfolds through the exploration of its possible configurations and metaphorical meanings. A resulting installation, connected thematically to the permanent collection, will remain on view in the museum. Scenario is performed by five extraordinary dancers and singers, they have been selected for the project out of the most important international companies.


Scenario, creazione coproduzione del Festival Oriente Occidente e del Mart, è una performance-installazione coreografica ideata intorno al tema del combattimento. Si articolerà nelle sale del museo in un percorso che, nel suo continuo snodo e riconfigurazione, si confronta con l’architettura e la collezione permanente. Il tema del combattimento viene trattato nelle sue possibili accezioni, significati e valori metaforici: da quello interiore a quello archetipico ed universale del combattimento figurato. Un’idea incarnata da quattro danzatori e una cantante che, realizzando la propria identità attraverso le loro azioni esplorano le possibili configurazioni e relazioni formali dei mezzi con cui è espressa: movimento, danza, voce e suono. Il combattimento, come modello coreografico ancestrale, è espressione di un archetipo transculturale che fin dall’antichità incarna la tensione che può esistere tra l’essenza mimetica della danza e quella più astratta. La performance vive quindi nella spazializzazione, nella simultaneità di eventi, nella polifonia e nella coreografia intesa come mezzo di organizzazione e creazione di strutture. Il dialogo e il contrappunto tra le varie sezioni e una serie di opere della collezione appositamente selezionate e ricollocate all’interno del museo, concedono al combattimento e alle situazioni attigue, come la preparazione e il lamento, di volta in volta uno spazio sacro, speciale che li limita e li circoscrive. Dalla serie di performance nascerà in seguito un’installazione video che, mettendo in relazione il materiale coreografico con le opere selezionate, sarà fruibile negli orari di apertura del Mart.


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MILANO
22, 23, 24 gennaio 2016
Teatro Verdi - Festival IF

NON ESSERE, UNA TENTAZIONE

Lo spettacolo esplora in dieci quadri l'idea di Io diviso contenuta nel testo di Luca Scarlini da Marlowe. In scena, una marionetta a bacchette che ricorda come tecnica quelle di un certo teatro asiatico, è emblematica del personaggio di Faust. Essa è connessa al corpo della danzatrice che la manovra in modo che li si identifichi a volte come un cosa sola, così come in altre situazioni, attraverso l'uso della luce, la figura della marionetta possa invece esistere come un'entità isolata. In entrambi i casi, il movimento che ne scaturisce ha la densità e la qualità di una danza. La seconda presenza umana in scena è quella di un anonimo e inquietante assistente/manovratore, la sua funzione è al tempo stesso di moltiplicare il rapporto fisico e drammaturgico tra chi manovra e chi è manovrato, relazionandosi in questo caso alla figura della danzatrice, così come di riallestire e ridefinire lo spazio quadro per quadro, ciò avviene attraverso le diverse configurazioni che l'unico elemento scenico può assumere: una oggetto/pedana sonorizzato che, captando il movimento prodotto su di esso, lo trasforma in suono e musica in tempo reale. Un progetto sonoro che determina la drammaturgia e la natura del linguaggio scenico.